sabato 31 dicembre 2011

Doodle Google: auguri di Capodanno in tutte le lingue








Oggi 30 dicembre 2011, ecco puntuali gli Auguri per il nuovo anno da parte dell'azienda di Mountain View, che dedica a tutto il mondo con questo coloratissimo e simpatico Doodle.
Se provate a passare il mouse sopra appare la scritta: " Vigilia di Capodanno". Il logo è stato tradotto in lingue e significati diversi; in Italia, "Vigilia di Capodanno", in Australia , Inghilterra e in America è " Happy New Year", invece in Spagna è "Nochevieja", in Francia è "Bonne année!", in Germania è "Frohes neues  Jahr", mentre in Russia è "C новым годом". 


Allora un Felice 2012 a tutti!

sabato 24 dicembre 2011

Doodle Google: Logo " Jingle Bells"





 Oggi 24 dicembre 2011, Google ci augura "Buone Feste" con un simpatico e nuovo Doodle animato, interattivo e musicale, perchè se provate a schiacciare il pulasantini sotto alle corrispettive lettere, le luci si spengono e la G di Google diventa un fiocco di neve, la O un babbo natale, la seconda O una campana, la seconda G un pupazzo di neve, la L una candela, la E un pacco regalo. E se premete la nota musicale . . .  musica maestro! Parte la tradizionale canzoncina natalizia "Jingle Bells" e sarete mandati alla schermata con la scritta "buone feste".



Ma i regali di Google non sono finiti! Provate a scrivere nel browser "Let it snow" senza li apici, premete invio e aspettate un pò.  Vedrete scendere la neve! Lo schermo del vostro Pc si coprirà tutto e si appannerà . . .  e potrete addirittura divertirvi scrivendoci sopra con il mouse. Poi se volete pulirlo schiacciate il pulsante in alto azzurro, con la scritta "Defrost", lo chermo si pulisce ma la neve continua a scendere e, di nuovo l'effetto si ripete . . . . .  

E l'effetto "monitor imbiancato" anche su Youtube, sempre scrivendo . . . let it snow. 
Anche questa volta google ci ha sorpresi! 

Buone feste a tutti !
Clicca qui se vuoi vedere il Doodle "Buone Feste": http://www.google.it/webhp?hl=it 

Infine sotto c'è scritto "Segui Babbo Natale" su Google Maps alla vigilia di natale.
Se provate a cliccarci vi troverete qui!



lunedì 19 dicembre 2011

Nostro è il Natale!





Il poeta cubano Luis Bernal Lumpuy ha scritto questa poesia per farci capire il proposito del vero Natale.

" Mentre il mondo celebra con banchetti,
brindisi, regali e giocattoli, questa data senza pari;
ricordiamo, amici miei, nostro è il Natale!

Non è una festa per far l'uomo divertire,
non è solo motivo per far ridere e cantare.

Bisogna dire a questo paese ciò che è il Natale!
Come i maghi d'Oriente, mettiamo anche noi
i nostri talenti davanti al Re che presto viene per la sua Chesa.

Che possa gridare l'anima: "Mio" è il Natale!"



Penso che oggi l'uomo abbia bisogno che nel suo cuore rinasca quel Gesù che offre amore e pace in abbondanza.
E allora con giubilo celebriamo il nostro Natale!


Un Buon Tuo Natale!

martedì 13 dicembre 2011

Robert Noyce: il papà del microchip








Ieri 12 dicembre 2011 Boogle celebrava l'84° anniversario della nascita di Robert Noyce, il papà del microchip. E così logo google per l'occasione si è trasformato in un microchip dove dentro c'era scritto Google.

Robert Norton Noyce, nato il 12 dicembre 1927 a Burlington e morto il 3 giugno 1990 ad Austin, è l'inventore ufficiale del microchip a base di silicio e germanio che ancora domina fortemente il mercato dell'elettronica, in collaborazione con Jack Kilby. La soluzio0ne da lui inventata, nonostante sia targata 1958, è  tuttora alla base dei microprocessori CMOS. Questa è l'invenzione che ha poi pochi anni dopo ispirato l'italiano Federico Faggin, creatore del primo processore Intel, il 4004, nel 1968.

Robert Norton Noyce (1927-1990)



Noyce si è diplomato in fisica nel 1949 al Grinnell College e nel 1954 il dottorato (PhD) al Massachusetts Institute of Tecnology (MIT). Lui ha condotto una vita di genio e sgretolatezza, con brutte bravate al college, al limite dell'espulsione e altri episodi particolari

giovedì 8 dicembre 2011

Diego Rivera: muralista messicano

Oggi Google ci propone un nuovo Doodle logo personalizzato, dedicato al pittore messicano, Diego Rivera, che infatti è nato l'8 dicembre 1886 a Guanajuto in Messico, 125 anni fa.







Il logo è un'mmagine in cui sono presenti, Rivera su un'impalcatura intento a dipingere, che rappresenta infatti una "rivisitazione" delle tematiche utilizzate prevalentemente nei murales del pittore, e la moglie Frida Kahlo ( fra le due donne situate a destra, è quella con i fiori rossi fra i capelli).


Diego Rivera è uno dei più importanti artisti del paese americano, noto principalmente per la sua attività di muralista. Il pittore, assieme a Josè Clemente Orozco e David Alfaro Siqueiros, realizzò grandi affreschi murali con uno stile semplificato e colori vivi, che spesso ritraevano scene della Rivoluzione massicana. Infatti da molti murales dell'artista, realizzate in gran parte su edifici  pubblici, traspare inoltre il suo impegno politico e l'appoggio agli ideali della Rivoluzione messicana.

Fino alla metà del 1916 visse tra Messico, Spagna e Italia dove frequentò in tellettuali come, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, che gli fece anche un ritratto .

Le oper di Diego Rivera si caratterizzano soprattutto per le forti tematiche sociali in esse contenute, affiancate anche da legami con i temi della  tradizione sociale-culturale indigena del Messico. Ma realizzò anche numerose opere negli Sati Uniti, in cui le sue tematiche comuniste provocarono molte polemiche sulla stampa.

E per quanto riguarda la sua vita privata, va ricordato il suo legame sentimentale con un'altro personaggio altrettanto famoso e artista del suo paese, Frida Kahlo, pittrice, con la quale si sposò ben due volte, la prima nel 1929 e la seconda nel 1940.

E come sempre puntando il mouse sull'immagine appare la scritta, "125° anniversario dlla nascita di Diego Rivera. Per gentile concessione di Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust / Artist Rights Society (ARS)". 


Diego Rivera - ritratto di Natascia




Diego Rivera - La venditrice di calle


Le bellissime donne di Diego Rivera

lunedì 5 dicembre 2011

Come la rosa




" Il deserto e la terra arida si rallegreranno,

la solitudine gioirà e fiorirà come la rosa! ".

(Bibbia - Isaia 35:1)

Una cosa nuova





 " Ecco, Io faccio una cosa nuova;

essa germoglierà!

la riconoscerete voi?

Sì, aprirò una strada nel deserto,

farò scorrere fiumi nella solitudune! "


(Bibbia- Isaia 43: 19)

domenica 4 dicembre 2011

Ricevi il sogno che Dio a per te!







Molti anni fa qualcuno disse ad una bambina che era un sognatrice che, non avrebbe fatto niente di buono nella sua vita.

Quella bambina è cresciuto e con lei sono cresciuti i suoi sogni.

Oggi quella donna sta ancora sognando, ma sogna i suoi sogni del cielo che nella realtà, diventano miracoli.

Ricevi il sogno che Dio ha dato per te, afferalo, custodiscilo, proteggilo e combatti per lui e non lasciarlo volare via mai . . . perché diventerà realtà!


Questo è un messaggio che voglio dare  a tutte le donne . . . i sogni diventano realtà solo con Dio!

Danzando con un Sogno
















Volteggiando
sospesa,
sguardo fiero
con labbra di miele
stillato dalle parole soavi
di un cuore nuovo.

Battito intenso
dai profumi sconosciuti
in questa età,
per vivere l'Eternità
nella sua grandezza.

profondità mai viste,
e trasparenze
nell'essenza di vita,
sofferta fino ad ora
ma pronta
per vederre e conoscere,
sperando ancora.








Delicati equilibri
danzano
dentro e fuori di te
sostenuti da risposte importanti
ai tuoi mille perché.

Ora 
movimento
di mani leggere
distese fra braccia
d'Amore
vivendo la pienezza
di un sogno
nella notte soffocante
di angoscianti solitudini
amiche della paura.

Danza pure, ora,
se vuoi,
leggerezza di un vento libero
che corre senza confini
solcando i cieli
per entrare nel luogo segreto
dove nascondersi,
nel rifugio sicuro.

Ed ecco,
ancora una volta,
una favola
diventa realtà.



( di Lorenzo L.)






 

sabato 3 dicembre 2011

Donna di valore

 Donna di valore,
eccoti lì,
nei silenziosi
ricami d'amore
che intessono
improbabili storie,
parole e muti pensieri
nei diari segreti
racchiusi nel tuo cuore.







Eccoti lì,
nel valore
di una conquista
che riga la schiena.


Cuore di valore
in quelle grida e travagli
di una storia segnata
dall'incomprensione
di una carezza mancata,
tradita ed abbandonata
nel vento dell'autunno.


Donna di valore,
eccoti lì
nella rabbia urlata per strada
perché della solitudine
ne hai abbastanza.


Eccoti ancora lì,
stretta e forte
nelle tue debolezze
nascoste,
ostentando
quello che non hai avuto mai.


Cammini di valore
in valore
nella storia
per conoscere
chi sei, prezioso sigillo,
nel cuore dell'eternità.


Ora,
ogni traguardo è raggiunto,
hai conquistato,
perdendo un pò di te.


Riprendi quel coraggio
di molto tempo fa
riprendi quella libertà
nascosta e soffocata
da troppe 
e sbagliate volontà.


Brusio di voci e pensieri fuorvianti
di chi ha usato
la tua bellezza
per distruggere nell'anima.


Ora, tempo di riscatto,
di nuovi germogli 
e fioriture dai fragranti aromi
che spandono
un profumo soave 
divenuto leggero
dai troppi pesi.


Ricordo di libertà
persa e mai ritrovata.
Eccoti lì,
adesso pronta
per essere accolta di nuovo
nel tuo cuore,
se dirai ancora una volta
Sì,
sarai solo così,
Donna di valore.

(Autore sconosciuto)

Nino Rota: una vita da compositore


Oggi 3 novembre 2011, a distanza di 10 giorni, dall'ultimo Doodle, quello dedicato a Mark Lem, Google ci allieta con un'altro suo "scarabocchio", ma questa volta dedicato al musicista e compositore, Giovanni Rota Rinaldi, in arte Nino Rota. Il logo che, Google ha scelto per i suoi navigatori, è un fumetto che lo ritrae seduto a suonare al pianoforte, sullo sfondo di un palcoscenico che illumina le lettere di Google. E come sempre scorrendo il puntatore del mouse sopra il Doodle si legge 100° anniversario della nascita di Nino Rota.



 Nato a Milano il 3 dicembre 1911, si è fatto conoscere componendo alcune delle musiche, colonne sonore, per importanti e cult film come "Il Padrino", "Amarcord" e "Assassino sul Nilo".



Sue sono le firme nelle musiche di film importanti, tra cui "La dolce vita","Il Gattopardo", "La bisbetica domata", "Le notti bianche", "La strada" e "Le notti di Cabiria"

Si può dire che, Nino rota ha vissuto una vita da compositore fino alla morte.
Nel 1944 conosce Federico Fellini grazie alla realizzazione dell'accompagnamento musicale per il film "Zazà" di Renato Castellani.
Tra i due nasce un'amicizia destinata a durare, così tanto da portare ad importanti collaborazioni per film. Nel 1972, compone le musiche del film "Il Padrino" e due anni dopo vince l'Oscar alla migliore colonna sonora per le musiche del film, "Il Padrino - Parte II°". Nel 1977, il David di Donatello per il migliore musicista, per il film "Il Casanova" di Federico Fellini.

Ma Nino Rota produce anche musica per orchestra, da camera e vocale, oltre a numerose liriche tra le quali ricordiamo "Il cappello di paglia di Firenze".


Il 10 aprile 1979 a Roma, il compositore muore poco dopo la fine delle registrazioni della colonna sonora "Prova d'orchestra" di Federico Fellini, lasciandoci un vasto repertorio, uno di quelli che si custodiscono perché sono un "patrimonio nazionale" e di questo Google è cosciente, ecco perchè oggi celebra la sua nascita!

E io ovviamente lo pubblico qui nel mio blog, perchè è sempre una gioia vedere un nuovo e diverso Doodle di Google.

In attesa del prossimo doodles, ascoltatevi questo video . . . l'audio non è un granché, ma la scenografia è bellissima, a sfondo blu . . . .


mercoledì 30 novembre 2011

Mark Twain: Le avventure di Tom Sawyer

Oggi 30 novembre 2011, un nuovo Doodle maestoso che aggiunto alla mia collezione "I Doodles di Google".


E così Google ci sorprende ancora una volta, con un doodle dedicato al 176° anniversario della nascita di Mark Twain, giornalista e scrittore di fama internazionale. Mark Twain, considerato da molti come il maggiore esponente della letteratura americana dell'800, nato il 30 novembre 1835 in una piccola cittadina del Missouiri in Florida e, morto il 21 aprile 1910 a Ridding. 

Mark Twain 1835-1910
Il logo, che si presenta in un nuovo formato non interattivo come l'ultimo dedicato a Stanislaw Lem (con tanto di gioco e quiz), è una grande gigantografia che occupa quasi 1700 pixel in "full HD" con massima risoluzione di pixel, e comunque sempre d'impatto. E sopra al logo campeggia, per chi non è ancora iscritto, una freccia che indica Google+ il social network di Google a testimonianza che, l'impiego della societa di Mountain View a sviluppare il suo nuovo servizio è davvero massimo.

Il logo è ispirato al celeberrimo romanzo "Le avventure di Tom Sawyer" scritto nel 1876. Il disegno di Google raffigura la famosa scena del suddetto romanzo, dove al protagonista Tom Sawyer, è stato chiesto di dipingere la staccionata dalla zia Polly, finirà in una lotta con un altro ragazzo, Huckleberry Finn, al quale, con astuzia, farà dipingere la staccionata al suo posto. Nel Doodle infatti colorano e disegnano insieme le sei lettere di Google.

Il romanzo avrà un seguito in "Le avventure Huckleberry Finn", anche questo sarà un successo mondiale. Tra le sue opere di maggior successo troviamo anche "Il principe e il povero, "Un americano alla Corte di Re Artù" e "Vita sul Mississipi". 

Per me è sempre una scoperta conoscere gli scrittori di novelle lette da bambina . . . grazie Google e,  al prossimo Doodle!

venerdì 25 novembre 2011

La mia Perla


Questo batuffolino grigio è la mia Perla da piccola, 1 mese di vita.








Quì in questo video la sto facendo giocare con il mio ciondolo del cellulare . . .







E in questo va in giro a perlustrare la stanza . . . molto buffa ma bella!

Double trouble






Double touble significa "doppia preoccupazione". Molto divertenti i film in bianco e nero di Simon's cat!
E questo mi ricorda tantissimo quando con la mia mamma, il 30 maggio 2010, si andò a prendere quel piccolo batuffolino grigio della mia Perla, che aveva 1 mese solo. Come era piccola !!! Mi ricordo che non fu tanto bene accolta dall'altra gatta, Priscilla, più grande di 17 anni. La mia Perla adesso ha quasi un anno e sette mesi

Eh sì, infatti . . . doppia preoccupazione!








mercoledì 23 novembre 2011

Stanislaw Lem: quando la fantascienza diventa gioco


Oggi, 23 novembre 2011, Google celebra il 60° anniversario della prima pubblicazione di Stanistaw Lem. Il logo di Google,  si è trasformato in un gioco, animato e fantascientifico che fa diventare matti chi prova a cercare le soluzioni . . .  e con me ci è riuscito!
Ma chi era Stanislaw lem? E’ uno scrittore, filosofo e medico polacco nato a Leopoli il 12 dicembre 1921 e morto a Cracovia il 27 marzo 2006.
Con questo logo ci si gioca e ci si diverte! Infatti, attivando il doodle, si viene inseriti in una vera e propria storia dove sarai tu a salvare il personaggio che vedi in bianco e nero.
Stanislaw, che da prima si dedicò allo studio della filosofia e dopo decise di seguire la strada del padre, iscrivendosi alla Facoltà di Medicina di Leopoli, dovette abbandonare gli studi a causa della seconda guerra mondiale e dell’occupazione nazista. Però ricevette numerosi premi: nel 1973 in Polonia ebbe il prestigioso “ Premio di Stato”; nel 1976 il “Grand Prix” al terzo Congresso Europeo di Fantascienza tenutosi a Poznań. Ma le riconoscenze per la sua bravura non terminano qui. Nel 1977 infatti venne candidato dalla Polonia al premio Nobel per la letteratura e fu riconosciuto cittadino onorario dalla città di Cracovia.
Google vuole dunque ricordare, Stanislaw Lem, considerato uno dei maggiori scrittori polacchi. Ma Lem è anche uno dei più influenti scrittori di fantascienza contemporanea non angloamericana.
Il suo più grande capolavoro è Solaris. Un romanzo che ha ispirato il regista sovietico Andrej Tarkovskij. Nel 1972 infatti viene alla luce un film di grande successo.
Altra grande opera è la Cyberiade (logo di oggi Cyberiada, Marcos y Marcos). La Cyberiade costituisce una delle più grandi raccolte di racconti fantascientifici di tutti i tempi.
Lem nei suoi racconti decide di parlare principalmente di due costruttori Trurl e Klapaucius e delle loro invenzioni e avventure nello spazio. La storia tratta diverse tematiche: dalla fatascienza alla filosofia, dall’ingegno umano alla forza distruttrice delle macchine e dunque della ribellione dei robot nei confronti dei loro creatori. Nella piccola parte di storia che vediamo nel logo di Google potete infatti ammirare i due robot super intelligenti creati appositamente.
Per risolvere la storia non dovrete far altro che rispondere a qualche piccola domanda di matematica facendo bene corrispondere le linee grafiche.

La soluzione del gioco 
Ma per capire bene la storia bisogna vedere come risolvere il gioco del doodle di Google.
Si incomincia vedendo un omino, pensieroso, che cammina verso destra e se provate a ciccare  con il mouse sul punto interrogativo, vi appare una schermata dalla grafica molto carina, in cui è riportato “Stanislaw Lem 60° anniversario della pubblicazione . . . creazione dedicata alle illustrazioni di Cyberiade di Daniel Mroz”. Poi vedi scendere dall’alto un pulsante, ed è proprio dal pulsante play, presente sul quadrato tenuto dall’uccellino, che si manda avanti la storia. Una volta schiacciato il pulsante, l’omino si muove e nel fumetto si vede quello che sogna, cioè realizzare un robot, ma dovrai aiutarlo tu a costruirlo.(Fig. 1)

Fig. 1

 
Dopo si materializza un gigantesco Robot che, ti chiede la soluzione del primo quesito: 2+2= (Fig. 2)


Fig.2

Ma è facile, 4 è la soluzione, basta cliccare sulla freccia che va verso l’alto sul suo addome, precisamente 7 volte (se noti è lo stesso numero che appare sulla pancia del robot), aspettare che appari il 4 e dare l’ok dal pulsante tondo.
Fig.3

Dopo, un secondo calcolo, un po’ più difficile, non per la somma, ma perchè compaiono numeri inesistenti: 1+2=
(Fig. 3) Devi spingere le quattro frecce in modo da modificare il numero digitale, andando per tentativi. Attenzione, appare anche “E” che inganna l’occhio potrebbe sembrare il 3 ma ovviamente è sbagliato. Se dai l’ok l’omino molto buffo, annuisce con la testa e ti ricorda: “1+2=3”. 



Fig.4


Il terzo quesito: 1+1= è il più difficile, ogni tasto consente di visualizzare una stanghetta che forma il 2. Io ci sono impazzita! Ma perché ero concentrata solo sulle 4 frecce a destra, non avevo visto che ce ne erano anche sopra  e sotto il display. Molto pazientemente arrivi alla soluzione.(Fig. 4)

Il nostro protagonista va avanti e continua a sognare il suo robot. A questo punto compare un altro macchinario con una sorta di grafico al suo interno. Il protagonista ci suggerisce la forma che dobbiamo visualizzare (fig. 5)

Fig. 5


Con le frecce facciamo apparire il grafico più lineare. Questo è facilissimo le linee devono coincidere perfettamente, basta selezionarle dalla freccia e vedere dal display della macchina.
Dopo ne compare un secondo. Riselezioniamo entrambi in modo che coincidano. Stesso discorso con il terzo grafico. Notate che dovete tornare sui precedenti grafici per visualizzare sempre quello di forma lineare più adatto (vedi fig. 6). Anche qui andando un po’ a tentativi si arriva alla soluzione.


Fig. 6
 Arrivati alla soluzione si clicca sul riquadro e si accede ad un altro giochino da risolvere, forse il più facile. Si deveve far saltare il robot sulla piattaforma semovente (Vedi fig. 7). La difficoltà sta nel capire esattamente il momento in cui farlo saltare, ma solo con un paio di tentativi si riesce a capire il meccanismo. Si può spostare il cannone verso destra o sinistra per aiutarci. L’ideale è spingere il pulsante quando la base è leggermente alla destra o alla sinistra del cannone. Per l’ultimo salto sarà necessario spostare il cannone tutto sulla sinistra. Si schiaccia solo quando si vede comparire la base.



Fig.7


Il logo va ancora avanti e compare un gatto al nostro fianco. Ho provato a toccarlo con il mouse e il gatto scappa! Che buffo . . .  ma finalmente siamo alla fine!
 Il nostro robot viene creato. E’ maestoso e campeggia sul logo Google. Compare anche un nostro personaggio alla nostra destra. A questo punto schiacciate il bottone centrate. Il robot si anima (vedi fig. 8).




Fig.8

L'uomino gli chiede un sacchetto e lo ottiene dal robot. Poi gli chiede un altro oggetto simile a un disco e lo ottiene. Infine il nuovo personaggio alla nostra destra gli chiede qualcosa di inimmaginabile: il quadro inizia a tremare, scappa il gatto, scappano i personaggi, il robot esplode e resta il nulla. E’ la distruzione dell’universo. 

Ci siete riusciti? Non ancora? Provateci, ne vale la pena. Un logo che certo resterà nella storia dei Doodle per fascino complessità e divertimento.


Lo scrittore polacco aveva 84 anni quando è scomparso a Cracovia, città nella quale abitava da molto tempo. Non scriveva romanzi dal 1987. I suoi romanzi sono stati tradotti in ben 40 lingue. Lem ha venduto più di 20 milioni di copie.

















venerdì 18 novembre 2011

Louis Daguerre: il papà del "Dagherrotipo"



Google oggi, 18 novembre 2011, fa il bis con un altro Doodles, ma questa volta dopo Giò Pomodoro, celebra il 224° anniversario della nascita di Louis Daguerre, il papà del "Dagherrotipo", personaggio altrettanto impotante della nostra storia.

Louis-Jacques- Mandè Daguerre, nato a Corneilles-en- Prisis il 18 novembre 1787 e morto a Bry-sur-Marne, il 10 Luglio 1851, fu un'artista e chimico francese, ma è passato alla storia per aver inventato e probabilmente cambiato per sempre la storia della fotografia.  Louis Daguerre, che ha infatti inventato il processo fotografico chiamato "dagherrotipo", trascorse i primi anni della sua vita a Orléans.
 Figlio di genitori lavoratori, suo padre era impiegato nella tenuta reale, muove i suoi primi passi facendosi assumere per gli allestimenti dell’Opéra de Paris. Per Louis sono anni ed esperienze importanti, perchè è qui che capisce molti trucchi nell’ambito del disegno e della scenografia.
Importante anche la sua esperienza negli anni in cui diventa allievo di Pierre Prévost, il  primo pittore francese che si è avventurato nel complicato campo dei panorami.
Con il trascorrere degli anni affina la sua arte e diventa un pittore e uno scenografo teatrale. Ma inizia a diventare davvero celebre quando inventa l'impiego a teatro del "diorama", una specie di fondale dipinto con l'aiuto della camera oscura. su questo sfondo prova a proiettare luci e colori di intensità diversa. E' un vero successo, perché il risultato è molto suggestivo, e questo gli procura molta fama nell'ambiente, dal momento che il suo modo di lavorare lo rende unico nel panorama teatrale.

 E' solo a partire dal 1824 che Louis inizia a sperimentare nuove tecniche in modo da riuscire a fissare l’immagine ottenuta attraverso la camera oscura. In questa attività diventa fondamentale per lui, il rapporto con Joseph Niépce, con cui si scambia risultati, pareri e opinioni importante. Purtroppo, non riuscirà subito con il suo collega a raggiungere risultati significativi, ma solo sei anni dopo la morte di Niepce riuscirà a mettere a punto la tecnica che poi verrà ricordata con il suo nome: la dagherrotipia.
La tecnica verrà poi presentata al grande pubblico solo nel 1839: sarà merito dello scienziato François Arago che la presenterà in due diverse sedute pubbliche all’Académie des Sciences e dell’Académie des Beaux Arts.
Louis riuscirà in vita a godere della sua invenzione e del successo giustamente tributatogli. Questo grazie al fatto anche la sua invenzione, una volta comunicata a tutti, gli varrà una pensione vitalizia. Certo un riconoscimento minimo rispetto all’importanza di ciò che aveva fatto. Louis Daguerre è stato un pioniere la cui invenzione ha poi costituito la base dello sviluppo della fotografia futura, e per questo oggi Google gli dedica il suo Doodle.

Chissà se domani Google ci regala un terzo Doodle ?!?
Non c'è due senza tre e . . . 
  




Giò Pomodoro



Giò Pomodoro, famoso scultore italiano, avrebbe compito 81 anni,  ricordato ieri -17 novembre- da Google con un Doodle "scarabocchio".

Devo dire che non è proprio carino eh . . . Giò Pomodoro, nato nel 1930 a Orciano di Pesaro, è uno dei più grandi scultori astratti a livello mondiale. 
Il Doodle di oggi vuole proprio ricordare Giò Pomodoro e le sue opere. L'artista scompare a Milano, nel suo studio, il 21 dicembre del 2002.
Giò Pomodoro (1930-2002)
Già a partire dal 1955, collaborando anche con il fratello maggiore Arnaldo e con artisti del calibro di Piero Dorazio, Gastone Novelli, Giulio Turcato, Tancredi Parmeggiani, Achille Perilli e Lucio Fontana, presentò delle opere al Gruppo Continuità, che vedeva la partecipazione di critici come Guido Ballo, Giulio Carlo Argan, e Franco Russoli.. Più tardi però si staccò da questi artisti e si diresse incontro a un pensiero di "rappresentazione razionale dei segni". Egli si dedicò attivamente alla ricerca scultorea, partendo giovanissimo con le prime esperienze informali sul segno, per approdare ai grandi cicli sulla materia e il vuoto - Superfici in tensione e Folle - e sulla geometria - Soli, Archi e Spirali.
Giò Pomodoro - Terra sole bronzo (1957)
Giò Pomodoro iniziò ad esporre dagli anni 50′ aderendo al modello dell’arte “informale”, distinguendosi per il rivoluzionario utilizzo di materiali come la stoffa o la gomma. A quel tempo abbasstanza sconosciuti.

Opere più famose: la Bandiera per Vladimiro riferita al poeta Majakovskij; lavori ispirati al governo di Salvador Allende; l’omaggio ad Antonio Gramsci. E come spiega wikipedia: " Predilesse ampie aree fluttuanti in bronzo e grandi blocci scolpiti nel marmo o squadrati con rigidezza nella pietra. In queste opere solitamente si aprono degli spazi vuoti che lasciano irrompere la luce del sole. Il sole, infatti, è spesso il soggetto delle sue opere (anche se non viene rappresentato esplicitamente) a cui sono legati dei precisi significati ideologici dell'autore".
Sembra infatti che la scritta Google venga attraversata dalla luce del sole, come in una delle sculture di Giò Pomodoro.





giovedì 17 novembre 2011

Lezione di Patty: Il punto nodini

Tutta questa lezione dedicata al "punto nodini". Forse qualcuna di voi non lo conosce, ma con questa lezione potete realizzare un lavoro al punto nodini partcolare.

Come si usa il punto nodini.
Si usa per ricamare un piccolo particolare del disegno, come un occhio, o il bottone di un fiore.

(Fig. 1)
Si inizia uscendo con l'ago sul diritto del lavoro. Tenete il filo sulla sinistra, (vedi fig. 1) avvolgetelo intorno all'ago tre o quattro volte. Puntate l'ago nelo stesso foro di uscita.
tenete fermi con l'unghia del pollice sinistro i fili avvolti, uscite con l'ago sul rovescio.


(fig. 2)

Fate scorrere il filo fino a quando sul diritto rimane soltanto il nodino, ma non tirate oltre per non farlo scomparire sul rovescio (vedi fig. 2).

Poi dove applicarlo sta alla vostra fantasia e creatività . . . 

Ecco, finito! C'è più voluto a spiegarlo che a farlo!

Lezione di Patty: Il punto croce a tre quarti.

In questa lezione si parla di "punto croce a tre quarti". Quando trovate sulo schema un simbolo o un colore che prende solo la metà di un quadretto tagliato in diagonale, il punto che dovete ricamare è un punto croce a tre quarti.
E' un punto parziale che viene usato ai margini del disegno o di un particolare interno, in modo da farvi ottenere un contorno lineare più elegante e preciso della tradizionale scaletta.

Come si lavora a punto croce a tre quarti.
Il punto croce a tre quarti chiude una fila di punti croce dello stesso colore, quasi sempre.
Quando le file sono più di una, ricamate prima tutti i punti croce intere delle varie file e solo dopo, uno a uno, i punti croce a tre quarti. Secondo la direzione del quarto punto, il punto croce a tre quarti si lavora in maniera diversa.




A) Se dovete eseguire il punto croce a tre quarti verso il basso a destra, ricamate l'andate del punto croce (uscite da 1 - entrate in 2), uscite da 3 e rientrate con l'ago nel centro del punto precedente dopo aver sovrapposto il filo. 





B) Se dovete eseguirlo verso l'alto a sinistra, uscite da 1, entrate in 2, uscite dal centro del punto precedente, sovrapponete il filo e rientrate in 4.







 
 C) Se dovete eseguire il punto croce a tre quarti verso l'alto da destra, uscite dal centro, entrate in 2, uscite da 3 e rientrate in 4.    











D) Se dovete eseguirlo verso il basso a sinistra, uscite da 1, entrate nel centro, uscite da 3 e rientrate in 4. Quando sullo schema vedete all'interno del disegno dello schema un quadretto diviso in diagonale con due simboli o colori diversi, vuol dire che dovete lavorare due punti a croce a tre quarti avvicinati, in due colori diversi.









E) Lavorate i due punti nella direzione necessaria, uscendo e rientrando per entrambi negli stessi fori della sequenza 1-2, oppure 3-4. Al centro, non entrate mai con l'ago tra i fili di un punto già lavorato, ma passatevi sopra tanto in entrata quanto in uscita.  





Ecco questa lezione è finita, alla prossima!

martedì 15 novembre 2011

Nozioni generali sul Punto Croce

I° LEZIONE

Prima di tutto, qualche nozione generale su il punto croce è doverosa!
Devi sapere che, dovrai ricamare a punto croce su  una tela a trama regolare e larga. 
Se decidi di usare una tela di lino, oppure di cotone o di altro filato, i fili devono essere contati e perciò ben visibili in modo da poter individuare piccole zone quadrate (ad esempio 4x4 fili di trama e ordito) su cui stendere il ricamo che delinea le diagonali di quei piccoli riquadri. 
Se invece usi la “Tela Aida”, stoffa apposita per il punto croce, dovrai far passare nei fori formati dalla trama del tessuto, l’ago per formare il punto croce e il tuo lavoro scorrerà più facilmente e il risultato sarà perfetto.

domenica 13 novembre 2011

Portaprofumo in vetro

Oggi, invece vi voglio presentare una mia creazione, ma questa volta in vetro.


profumo a "fiore"

Avevo bisogno di un contenitore per metterci un profumo, che mi è stato regalato, dal design particolare, perchè ha una forma a "fiore" (di Pupa), colore verdeacqua, molto bello direi.
Non avevo una minima idea di dove poterlo mettere, ma pensando e ripensando, con un pò di creatività, ho preso una bottiglietta del succo di frutto, vuota, sempre dalla forma particolare e, mi è passata dalla mente l'ispirazione di colorarla con i colori per vetro. Che genio!


Vi ho dipinto tre belle foglie, naturalmente verdi.





Ecco, in questa foto potete vedere meglio la forma della bottiglietta.




Ho comprato delle pietre in vetro colorate, verde e bianco sfumate, dello stesso colore, eh sì, perché a me piace abbinare i colori, e le ho messe dentro per appesantire la bottiglia. Infine, un bel nastro di raso, che avevo, messo intorno al collo della bottiglia, legato con un fiocco e . . . . . .







 . . . . vholà! Ecco, il risultato!
Un bellissimo portaprofumo da tenero su una mensola o in una scaffalatura in camera, e sempre a portata di mano.



E con questa creazione, è nata anche la mia passione della pittura su vetro.

Quante cose si riesce a fare con un pò di creatività !!! 
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